La società di Tottea replica a Finori: aggiudicazione finalmente decisiva?
TERAMO – L’estate è dietro l’angolo e ai Prati di Tivo non si sa ancora se la stagione turistica potrà contare sull’apertura della seggio-cabinovia per la Madonnina. Perchè il colpo di scena, l’ennesimo, è arrivato puntuale alla scadenza del contro rilancio stabilito dalla procedura di vendita degli impianti dei Prati e di Pratoselva di proprietà della Gran Sasso Teramano: i fratelli Persia di Tottea di Crognaleto hanno offerto la stessa somma proposta dall’imprenditore Marco Finori, aumentata della somma sborsata da Provincia e Camera di commercio per ricostituire il capitale sociale. In tutto fanno un milione e 520 mila euro, a disposizione del commissario liquidatore per cedere gli impianti, pagare i debiti e recuperare l’aumento del capitale.
Una simile proposta non potrà sicuramente essere rifiutata dall’assemblea dei soci della Gst, chiamata nel giro di pochi giorni a riunirsi per valutare offerte e rilanci, proprio quando sembrava che la nuova proposta di Finori, fissata a 1,4 milioni fosse quella decisiva.
Cosa accadrà adesso? Il liquidatore Gabriele Di Natale prima di proporre questa nuova soluzione ai soci dovrà dare tempo a Finori di controbattere. se così fosse a quel punto i due ‘concorrenti’ sarebbero chiamati ad una vera e propria asta per l’aggiudicazione, anche se da più parti si benedice l’intervento in aumento della società teramana dei Persia, valutata come realtà del territorio in grado di rilanciare appieno le due stazioni.